UN SOGNO
Lasciatemi un sogno,
Un sogno dolcissimo da ricordare,
Lasciate che resti con me,
Anche di giorno.
Dove tutti i sogni muoiono,
Ma il mio vive,
E mi accompagnerà,
Fino a quando,
Tornerà la notte,
Dove dormirò per farlo morire,
E in un altro sogno vivrò.
POMERIGGIO
Nelle quattro mura della mia stanza,
Sto pensando al mondo
Che di guerre non ne ha mai abbastanza.
Penso al male che ci facciamo,
Penso alle terre che distruggiamo.
Egoisti, avari, senza ideali,
Adoratori del dio denaro.
M a adesso chiudo gli occhi
Ed il mio pensiero diventa più forte,
Con la mente sto vagando
Anzi faccio il giro del mondo,
Volo su mari e continenti
E non li vedo differenti.
Con le mani tocco i loro visi
Gialli, neri, bianchi,
Uomini maledettamente stanchi.
Li prendo tutti per mano,
E li porto lontano,
Li faccio volare, cantare,
Risveglio i loro cuori
E ricevo la forza dei loro amori.
Il sorriso di un bambino
Mi riempie di gioia e di felicità.
Cosi adesso nei miei pensieri sto sorridendo
Perché vedo un mondo cosi contento.
Ma poi riapro gli occhi,
E mi ritrovo nella mia stanza
E cruda la realtà,
Quelle quattro mura sono là,
Mi affaccio alla finestra
E tutto mi ritorna come prima,
Però che forza la mia mente
Che cambia il mondo in un istante.
LA COMMEDIA DELLA VITA
Sta alzandosi il sipario
Le luci sono ancora spente,
C’è attesa negl’ occhi della gente.
Gli attori sono pronti
Nessuno sa, quando durerà.
La commedia della vita,
E una storia mai finita.
Tu uomo che vieni al mondo,
Sei attore tutto il giorno.
La tua strada, e il tuo teatro,
Il tuo pubblico incontrerai,
Ti insulteranno, ti assolveranno, o ti condanneranno.
Ma tu crescerai,
E con il tempo capirai,
Che anche loro, stanno recitando,
Una commedia che non sanno.
Oh pagliaccio, oh giullare, oh buffone,
In questo mondo, tu sei solo,
Un piccolissimo attore.
Io so solo che la mia vita,
E’ un teatro,
E’ una commedia,
Un copione che non conosco,
Ma che recito ad ogni costo.
Ma chissà chi sarà,
L’ultimo uomo della vita
A far crollare il teatro?
FINE DI UNA GUERRA
Avanzano i soldati
Tornano a casa quegl’ uomini dannati,
Sulla collina piena di fango,
Gli scarponi rompono il silenzio.
Nel cielo raggi di sole
Che squarciano le nuvole,
Ma nei loro occhi
Brillano ancora le schegge delle bombe,
E i volti della gente spaventata.
Il dolce vento della primavera,
Che porta i profumi della terra,
Non sembra ancora vero,
Per quegl’ uomini e solo fumo nero.
Il fumo delle case,
Il fumo nelle strade,
Che porta con se la morte.
Ma avanzano, avanzano,
Anche se la guerra sembra finita
Che futuro avrà la loro vita.
Per giorni e notti hanno sperato,
In questo giorno fortunato.
Avrebbero cantato, gioito, esultato,
Ma avanzano, avanzano piano
Nel silenzio più assoluto.
I loro cuori gonfi di tristezza,
Porteranno amore per chi li aspetta.
Ma una medaglia non cancellerà,
I morti per quella crudeltà.
E ad ogni notte che vivranno,
Per un attimo ricorderanno,
E come sempre si chiederanno,
Ma per chi ero li?
SARO’ LIBERO
Non mi incanteranno mai
Le parole della gente,
E le sue false idee,
Ma seguirò solo la mia di voce,
Solo cosi sarò un uomo libero.
E ancora più libero
Se non lascerò
Che qualcun altro parli per me.
Ascolterò solo tè vecchio uomo,
E guarderò nelle tue rughe
E cosi sarò libero nel cuore.
PASSIONE
Si incontrarono di giorno,
Si riscoprirono nel mondo,
Con tutto il piacere
Di raccontarsi la propria vita.
Ci furono sospiri,
Il silenzio li accompagnò
E la passione li amò.
IO HO…
Ho saldato i conti con il mondo,
Ho risolto i miei sogni dal profondo,
Ho scritto, parlato e dipinto,
E ho lottato per ciò che ho vinto.
Felice e curioso ho camminato,
Sulla mia lunga strada avventurosa,
Amici e nemici ho incontrato,
E ho pianto per quelli che ho perduto.
Ho voluto quello che ho cercato,
E con il cuore l’ho amato,
Come si ama il sole, il mare,
E il cielo stellato.
IL MIO PARADISO IMMAGINARIO
Se esiste un Dio,
Voglio che abbia un paradiso
Dove vivono gli angeli,
Su di un prato verde infinito.
Un paradiso di uomini sereni,
Senza dolori, odi, guerre,
E fumi neri.
Voglio stormi di farfalle luminose,
Che volino in aria danzanti,
E branchi di cavalli colorati,
Che corrono liberi e innamorati.
Voglio acque limpide e profumate,
Dove immergersi, e nuotare,
Come dei pesci senza affogare.
Non voglio né giorni, né notti,
Ma solo un cielo che cambi colore,
Ricco di stelle,
Con tutto il loro splendore.
Voglio un suono magico
Di flauti, e violini,
Che accompagnino sempre i miei pensieri.
E voglio le persone care ritrovare,
Per poter vivere per sempre insieme.
Ma quando in un giorno qualunque,
Arriverà la morte,
E mi guarderà negl’occhi,
Allora voglio per finire
Una scalinata d’oro,
Dove salire e chiedere perdono.
E alla sua sommità,
Troverò il mio Dio maestoso,
E salvando i miei peccati
Mi tenderà la mano,
E mi darà il mio paradiso immaginario.
VOLANDO
Volano gli uccelli in cielo,
volano le foglie sul sentiero,
volano le farfalle sui prati,
e volano in testa i sogni andati.
Volano gli aeroplani con gli uomini,
volano i missili sui bambini,
vola la mosca nella mia stanza,
e dagli infami vola l’indifferenza.
Volano gli angeli,
volano i segreti,
volano le anime sulla terra da secoli.
Volano i gabbiani su gli oceani immensi,
volano le stelle nei firmamenti dispersi.
Volano le ore,
volano i giorni,
volano gli anni,
e vola da sempre nei miei occhi,
la libertà d’amare del mio umile cuore.
TUTTI DI CORSA
Andiamo tutti di corsa,
come fiumi alla deriva,
frettolosi uomini dai pensieri lenti.
Andiamo tutti di corsa,
come cavalli selvaggi,
egoisti e presuntuosi dai sogni spenti.
Ambite ad un trono di cristallo,
ad una corona di latta e di metallo.
E non ti fermi,
partecipi ad una caotica competizione,
ma non osservi nel tuo cuore,
il mondo che ha ancora fame.
FIGLI
Noi siamo figli di un cuore,
noi siamo figli di un dolore,
siamo figli da un amore
o figli da un errore.
Siamo figli da seguire,
siamo figli da educare,
siamo figli dei figli,
ma non accettiamo consigli.
Non ascoltiamo nessuno,
perché non crediamo in qualcuno.
Non ci voltiamo indietro,
ma a muso di topo ci difendiamo.
Siamo una strada ribelle,
che non sa dove conduce.
Ci sentiamo liberi, e imbattibili,
come il sangue nelle vene.
Siamo tutti figli di un destino,
figli che saranno grandi un giorno,
e che avranno in braccio un bambino,
i figli del nostro mondo.
LA DONNA MIA
Ti porto via con me,
ti porto lontano da tutti,
perché io ti voglio,
ti voglio al mio fianco.
Ti porto a casa mia,
ti porto su una nuvola,
e ti farò dormire sulla luna.
Ti porto davvero via,
nella mia grande prateria,
dove vivono solo i fiori,
perché tu sei,
la donna mia.
NON ARRENDERTI MAI
Al primo ostacolo,
non avere una fottuta paura,
non avere una grande voglia,
di scappare via.
Ma ti prego trova il coraggio,
cerca dentro di te,
la grinta, la forza, e l’amore,
non abbandonarti a una vita di terrore,
non annoiarti come cibo senza sapore.
Affronta la tua vita,
come il sorriso del sole,
e come la luce del mattino,
lascia che illumini il tuo cammino.
IO E TU
Forse tu credevi,
credevi ad un mondo diverso.
Forse tu speravi,
speravi sogni lontani.
Ho forse volevi,
volevi pace e libertà.
Ma io ti racconto,
di uomini e soldi,
di gente che se venduta,
di guerre che non vogliono sentire.
Voglio dirti,
di bambini affamati,
di petroliere affogate,
di terrore nelle strade.
Ma ora tu,
siediti qui al mio fianco,
e proviamo a ripensare,
e a sperare,
ad un mondo migliore.
UN TRENO
Vedo un treno che cammina,
affollato di uomini in vetrina,
vedo un treno che và,
ricco di uomini e pensieri.
E un treno lungo e colorato,
e chissà dove se ne andrà,
ma nel mio cuore ho sognato,
che sulle stelle arriverà.
E corre corre questo treno,
corre fino al mattino,
e mi lascia nel mio cuore,
la fantasia e la gioia di un bambino.
IL RE
Non voglio un re distratto,
non voglio un re lontano,
non voglio un re sbadato,
un re addormentato.
Non voglio un re ingiusto,
non voglio un re ingrato,
non voglio un re distante,
un re assente…
Non lo voglio un re!
HO DECISO
Ho deciso di cambiare,
e ho provato tanta emozione.
Ho deciso di vivere,
e ho trovato il vero amore.
Ho deciso di sposare,
e ho imparato da lei
la timidezza a dominare.
LE ALI
Se domani tutti
Avessero le ali,
chissà se avremmo più galline
o aquile reali?
Avere le ali e un dono divino,
come Icaro tu puoi volare nel cielo.
Puoi arrivare dove non mai
sulle cime innevate,
sui mari lontanissimi,
su città e terre mai incontrate.
Oh magari avessimo le ali,
davvero si può toccare la luna,
addirittura Dio e le stelle se vuoi.
Ma chissà se un giorno avremo le ali,
c’è chi dice, quando morirai,
in un altro mondo, altra vita.
O chi quando rinascerai
e farfalla colorata diventerai.
Comunque vada, quando tutti noi,
le ali porteremo,
solo di una cosa mi auguro,
che sulla terra
tra galline e aquile
non vi siano troppi avvoltoi.
LE NUVOLE
Lascia che le nuvole vanno
Lascia che diventino di panna,
che si fermino e che cambino
lascia che corrono e ritornino.
Le nuvole rosa, le nuvole bianche,
nei tramonti rosse
e nelle albe piene di luce e speranze.
Le nuvole dei miei sogni
Sono tutte vive
Sono tutte nei miei cieli.
Le nuvole dei miei sorrisi,
le vedo in attesa
che mi guardano per cambiar volto
ad un mio cenno d’intesa.
QUELLO CHE VORREI
Vorrei che il tempo si fermasse,
così ad uno ad uno
guarderò negli occhi degl’uomini.
Vorrei cercare dove sono
i cuori e le speranze,
e nei loro sguardi troppo stanchi,
come se fossi un Dio,
gli darò la forza per andare avanti.
PRIMAVERA
La primavera non avverte nessuno
Lei arriva sicura,
arriva e cambia i colori
cambia il mondo dai grigi tremori.
La primavera la senti in aria
La senti dentro il tuo cuore,
e come una fantastica emozione.
Primavera di libertà,
primavera di sogni lontani,
sono qui che ti aspetto
allungando al cielo le mie mani.
PACE E NO GUERRE
Uscite dai palazzi
Non sentite questa musica?
Uscite dagli uffici
Uomini in carriera.
Uscite dai vostri corpi pallidi
Guardatevi nei cuori,
fermate le vostre macchine, le vostre fabbriche,
fermate i vostri lavori.
E finalmente arrivato quel giorno di luce,
il giorno da ricordare,
è forte, sempre più forte
il grido e il profumo di cambiare.
Allora uscite si o no?
Non temete, non vi vergognate,
vi sto solo invitando
a ballare e cantare per le strade.
E’ arrivato il tempo di gridare,
è arrivato il tempo di lottare,
contro sceicchi e colonnelli,
capi di stato, re e tiranni.
Voglio solo gente che creda nell’amore
Voglio correre gridando libertà
E non voglio più bombe e dolore.
Balliamo, dai balliamo sempre più forte,
allontanando questo odore di morte,
e gridiamo pace e no guerre,
perché il mondo e solo una palla fra tante stelle.
IL VECCHIO INDIANO
Sale sul monte il vecchio indiano,
sale lento il vecchio capo guerriero,
si lascia alle spalle il suo villaggio siux,
si lascia indietro il coraggio che non ha più.
Non ha più niente che lo potrà salvare,
non ha più la forza di lottare,
sente già la grande aquila
che gli vola sulla testa,
sente il richiamo di voci
dei suoi avi che lo aspettano.
E sale il monte dove a già deciso,
e dove aspetterà,
che il grande spirito delle tenebre ,
se lo porterà.
E sale ancora il vecchio indiano,
sale sempre più su,
dove il vento soffia,
e urla sempre più forte.
E ricorda i tempi andati, di giovinezza e libertà,
uomo forte, combattente e cacciatore,
e la sua giovane sposa,
che sempre avrebbe difeso con orgoglio e amore.
Ricorda i suoi numerosi figli,
ai quali ha insegnato,
ad amare la luna e il sole,
l’amore per gli dei e la famiglia,
la gloria e l’onore.
Ecco che è arrivato in cima, il vecchio indiano,
si siede a terra e chiude gli occhi,
e aspetta in silenzio,
sognando l’arrivo del suo destriero.
E dalla grande prateria,
come in un incantesimo,
il suo bianco cavallo è arrivato per portarselo via.
Cosi lui con l’ultimo grande sforzo,
saltò al galoppo
ma ormai era già morto.
NATIVITA’
Quando nasce un bambino
Basta alzare gli occhi al cielo,
perché nell' immenso firmamento
viva una nuova stella.
Quel bimbo ovunque nascerà,
di che colore esso sarà,
quella stella sicuro brillerà.
Se nascerà nei palazzi dei ricchi signori,
o nei villaggi di povertà assoluta,
solo il tempo ci dirà,
chi dei due nella vita,
forza ed equilibrio troverà.
NEL BUIO
Ci sono cascato,
come una mosca ci sono caduto,
nella tela del ragno
mi sono perduto.
Eppure credevo di essere forte,
forte proprio come il ragno,
superando i giorni,
mangiando le mie prede.
Ma ci sono cascato
Anch’io nel fondo,
ho chiuso la porta
nel buio più profondo.
Ma io qui non ci resto
Taglierò le mani
a queste braccia di gesso
Che vogliono affogarmi,
in queste acque gelide, distruggermi.
E rimorderò le mie prede,
per ritornare ragno lotterò,
e nelle mie moltitudini tele,
le mosche mangerò.
IL TUO GIARDINO
Guardo il tuo giardino
E vedo una farfalla che vola,
corre dietro il profumo di una rosa
e sembra felice come un bambino.
E guardo il tuo giardino
Che sembra il paradiso,
mi ubriaca come fa il vino
dove vivo e muoio col tuo sorriso.
Guardo il tuo giardino
Mondo di un grande desiderio,
che mi libera in un fantastico volo
negli angoli del tuo cuore d’oro.
LA NOTTE
Lo sai che la notte è lunga da passare
Lo sai che è piena di ore,
la notte ci ruba i sogni
e poi li porta nel sole.
La notte è come una bella donna
Di giorno va a dormire sola,
ma poi mette su trucco e gonna
e se ne va in giro da vera signora.
Notte degli amori,
notte delle passioni,
ti vedo a volte triste
per quegli uomini barboni.
Notte sei spesso allegra di danze
Felice e giovane di speranze.
Oh notte magica
sei nostalgia di notti passate,
per uomini malinconici e sbronzi
che sputano sentenze.
Lo sai che la notte poi se ne andrà
Dando luce a questa oscurità.
Arriva il giorno e te ne vai
e nelle stelle ritornerai.
COERENZA
Ho cercato nel destino,
trovando il mio desiderio,
troppo tempo ho lottato,
ma il mondo non e poi cambiato.
Io sono l’uomo che vedi,
abile e scaltro non lo sono mai stato,
ma fiero si, che davanti ad un trono,
non mi sono mai inchinato.
FANTASIA
Tu che sei il mio istinto,
tu mi prendi e mi abbandoni,
sei viva , sei crudele
ma non vuoi indicazioni.
Poi ritorni a valanga,
sembri stupire tutti gli uomini,
vuoi essere grandiosa e meravigliosa,
però vieni fuori quando vuoi.
Originale vuoi sempre apparire,
ma a volte nel mio mondo resti a dormire,
sei geniale mia fantasia,
ambiziosa nella mente mia.
Fantasia sei dolce e amara,
della mia vita sei sovrana,
regina dei miei colorati sogni,
non abbandonarmi mai a questi giorni.
IL MARE
Ogni volta che ti vedo
E mi fermo li a guardare,
ogni volta poi mi chiedo
perché ho tante domande da fare?
Vorrei sapere come fai?
Vorrei sapere come sei?
E perché ti muovi sempre
E non ti stanchi mai?
Vorrei dirti quando sei triste
E perché sei grigio e disperato?
Vorrei dirti quando sei felice
E perché davanti a questi blù resto incantato?
Lo so che e il cielo che ti colora intenso,
lo so che e il vento che poi ti sprona,
ma come fai ad essere così immenso?
Dai lenzuoli bianchi a motori arcigni,
sei stato e sarai la strada ,
di tanti tuoi figli.
Nascondi i segreti di molte battaglie
Sei la tomba di molte canaglie,
ai visto passare popoli e bandiere
ma come fai a dargli sempre vita e amore?
Molti poeti ti hanno osannato
Sei sempre ispirazione nella mente,
per un romanzo,una poesia o una canzone
ma come fai ad innamorar la gente?
Sei la casa di molte vite,
sei il ricordo di molti ricordi,
sei la gioia di molti bambini,
ma di notte come fai a rubar le stelle e i sogni?
Cassaforte di molti tesori
E le tue reti piene d’argento,
danno un profumo nell’aria
che sa di sale e speranze.
Troppe domande mi ripeto da sempre
Forse è meglio che rimango solo a guardare,
davanti a te di nuovo incantato
ma da dove sei venuto mio grande mare?
NEI RICORDI
Le montagne bianche
che ho visto passare,
sono negli occhi
di chi voglio ricordare.
I fiumi e le pianure
che ho corso e bagnato,
vivono nelle gambe
di chi voglio amare.
Il mare e il cielo azzurro
che ho dondolato,
dormono nei sogni
di chi non ricorda il passato.
E quel uomo
che ho visto lavorare,
con sorriso e mani di sudore,
vivono per sempre nel mio cuore.
SULLA VIA DEL TEMPO
Guarda che anche io ho visto passare
le ricche e colorate bandiere,
guarda che ho anche visto morire
le stelle e i sogni nel mare.
La mia forte anima bianca
poi ho visto volare,
e con occhi di bimbo
sono rimasto ha guardare.
Libero con la spada
Combattevo sulla strada,
e felice adesso nella vita
voglio vivere senza fatica.
IL RE E IL GIULLARE
Venite al mio palazzo
Giullari da strapazzo,
venite alla mia corte
uomini senza sorte.
Comandate mio Sire!
Chiedete pure mio Signore!
Ah finalmente sei arrivato
Servo di un buffone.
Perdonate il mio ritardo
Vi chiedo scusa per lo sgarbo.
Mi sento solo e annoiato
Tanto triste e sconsolato.
Ma certo Sire, volete una novella?
Volete che vi canti una storiella?
Ho volete che osanni il vostro impegno
Rammentando le vostre imprese in questo Regno?
No! Giullare incapace!
Voglio solo ridere ti ordino,
Voglio ballare e divertire
Dal ridere mi dovrai far morire.
Guarda che le conosco le mie imprese
Ricordo le mie battaglie vinte, e vissute,
e riconosco la mia grandezza
e con nostalgia ricordo la mia svanita giovinezza.
Adesso sono vecchio e stanco
Dammi solo un sorriso,
perché nella vita ho solo vinto
e con orgoglio ora mi vanto.
Va bene mio Signore
Allora ascoltatemi pure.
C’era una volta tanto tempo fa
In un Regno incantato di un Maestà
Su un trono dorato
C’era un Re addormentato,
non sapeva più come fare
per conquistar terre, e crear la fame.
Ma sei impazzito sporco buffone
Come ti permetti di insultare il tuo Signore?
Ti farò decapitare nella piazza
E butterò la tua testa nell’immondizia!
Ricordati che io sono il tuo Re
Il sommo padrone di queste terre,
ma come? Io ti do il pane!
E tu mi ripaghi come un infame?
Ma quale Re, ma quale padrone,
negli anni avete solo recato dolore,
guardatevi dal vostro popolo,
più non sopporterà le vostre assurde vanità.
Una sola cosa potete fare
Per salvarvi dall’eterno male,
spogliatevi nudo, sì tutto nudo,
senza terre vestiti e denaro,
cosi si che rideremo!
ANARCHIA
Anarchia, vita mia
Tu che non sei tanto amata,
perché tutti dicono poco concreta,
ma non lo sanno perché sei nata.
Sei un ideale per pochi,
sei la compagna giusta dei poeti,
dei libertari e sognatori
sei la donna dei loro amori.
Anarchia io ti credo,
credo nel tuo mondo
ed io ci camminerò
difendendoti giorno dopo giorno.
Anarchia non andare mai via
Resta sempre con noi,
perché il mondo capirà prima o poi,
che non farai più rima, con utopia.
UN FINTO PAZZO
Vedo un pazzo
e mi sembra tanto buffo,
se ne va saltellando
poi si ferma davanti ad un cancello.
Mi incuriosisce
e allora mi avvicino,
ma lui non fa caso a me,
vede oltre e piange come un bambino.
Dopo smette e se ne và
Riprendendo la sua strada,
gioioso e saltellando và
da vero pazzo con felicità.
Ed io non capisco
Perché oltre quel cancello?
Io non vedo chiaro
Perché il pazzo ha pianto?
Poi ho chiuso gli occhi
E ho visto un cancello d’oro,
ed era come un giardino
come un mondo antico, un vero tesoro.
Ed ho capito, adesso sì che ho capito,
perché il pazzo poi se ne andato!
C’è più coraggio ad essere un pazzo in questo mondo ferito,
che vivere sano in un mondo dorato.
AMOR MIO
Amor del mio cuore,
felicità dei miei sogni,
donna dal dolce sapore,
vivrai con me, nei giorni.
Amor della mia anima,
infinito tempo della mia vita,
serenità delle mie ore,
sangue del mio torpore.
Amor unico, amor mio,
tu sei come una selvaggia rosa,
come nettare passionale profumata,
ed io ti amerò lungo la mia strada.
L’ETA’
E come di colpo è arrivata l’età
Quella età dei conti,
e poi ti guardi attorno e non vedi più
quella gagliarda gioventù.
Lo sai che quegli anni
Sono diventati dei ricordi lontanissimi,
e sono davvero lontani quei giorni
e quei sentimenti annullati da orgogli.
Dove sono rimasti gli amori
Le lotte inutili tra di noi
I pianti e i dolori
Per una irraggiungibile donna di cuori ?
E dove vivono le persone incontrate
e se sono felici o calpestate,
e chissà se rimpiangono in un pensiero,
gli anni, gli amici e quel vecchio desiderio ?
UN NUOVO GIORNO
Adesso sto tornando ha sperare
La mia forza ha superato il dolore,
voglio alzare le braccia
e toccare le stelle e il sole.
Tornerò a credere alla mia vita
Perché e l’unica soltanto
E quindi sorrido al mio mattino
Che sa di un profumo nuovo.
Non dimenticherò mai quella notte
dove triste non mi addormentai
ma la luce di questo giorno
e calda e mi avvolge tutto intorno.
Adesso apro le mie ali
E come un’aquila dalla cima del suo monte
planerò con un dolce volo
fiero di essere un uomo.
IMPOTENTI
In questo mondo di allarmi e sirene
Io non ci voglio più stare,
basta con questo terrore
basta con questo denaro di guerre.
Dove vi rinchiudete bastardi,
dove vi nascondete uomini potenti,
non vedete il vostro male
non capite di essere perdenti.
Io vi maledico con un fiore
perchè e il simbolo dell’amore
e a voi dico, all’inferno brucerete,
arsi dalle vostre incandescenti monete.
IL SOLE
Il sole che vedo nascere all’orizzonte
e il sole della mia terra,
da calore al mio sangue
che nelle vene scorre con forza eterna.
Dai sole mio, dammi una mano
aiutalo tu questo mondo strano,
aiuta il mondo a non finire
fa che sia sempre un vero splendore.
Riscaldali per sempre questi uomini
E che non congelino i loro cuori,
con i tuoi raggi spacca gli occhi e le anime
perché restino sempre faraoniche.
E da tempo che volevo capire, e cercare,
In te che non ci abbandoni mai,
il tuo quotidiano dovere
di nascer dal monte, e morir nel mare.
Ma non dimentichi caldo sole
Ad ogni mattino sei qui vicino,
la tua luce risveglia chi dorme ancora
ma non riscalda chi vuole la gloria.
UN CORO DI GIOVENTU’
Cantate ragazzi per la vostra vita
Cantate dolci stelle nel cielo blu,
avete tanti sogni nel cuore
avete tanti giorni sulle vostre vie d’amore.
Si cantate per la vostra libertà
E non dimenticate mai la vostra dignità,
cantate ragazzi per la generazione futura
che sia sempre viva e sicura.
Cantate tutti insieme ragazzi di ogni popolo
Solo così uniti vi difenderete
e i potenti dalle menti malate ucciderete
perché un grande coro non chiederà mai perdono.
FALCE TAGLIENTE
La falce taglia il fieno
Ogni giorno lei fa sempre il pieno,
non dimentica il suo compito,
e cosi lei arriva ad ogni ora, ad ogni impegno.
Si falce della nostra vita
Lo sappiamo che tu non sbagli mai,
ma il lavoro che ti sei scelta,
non ti arricchirà perché sarai sempre maledetta.
Falce quando deciderai di venire da me
Ti avverto che sarà molto dura per te,
ma alla fine so che vincerai
e guardandomi fisso negli occhi,
fredda come sei, un po’ te ne pentirai.
PIOGGIA
E fredda e triste questa pioggia che cade
Ma lei pulirà le nostre strade,
questa pioggia avverte tutti quando arriva
veloce scende, e scolora il mondo dall’aurora.
Ma la pioggia bagna e scorre
Lungo i solchi della terra diventerà torrente,
diventerà grande questo lungo fiume,
e nel suo letto di strada se ne andrà,
cosi paesi e pianure bagnerà.
Poi arriverà nel mare questa pioggia di sale
e in fondo all’orizzonte,
stanca e morente del suo lungo cammino,
rinascerà al suo destino.
UOMO
Non affronterai mai più nessuna guerra
Perché quando ti diranno vai
Tira fuori il coraggio e difendi la tua terra.
Tu uomo dirai no!
Allargherai le braccia urlando il tuo dissenso
Libererai i tuoi nobili pensieri da vero signore,
perché di mari e terre non sei il padrone.
E così come un dolce incantesimo
Il tuo corpo riceverà l’amore
E poi di nuovo un no!
Contro l’odio e il dolore.
Felice te ne andrai lontano da solo
Con le luci della notte e l’alba del mattino,
cosi capirai che il tuo desiderio
non sarà mai uno squallido potere sul tuo cammino.
E ti renderai conto che abbiamo un solo dono
Ma sarà solo una falsa salvezza
Perché se non sarai tu ad aiutarla,
non diventerà mai la tua grande vita.
Non dovrai mai mollare o morire
Ma solo sforzarti a capire,
e coltiva sempre la tua sensibile umanità,
perché il male si nasconde sempre dietro ogni falsità.
Uomo, si uomo del mio tempo
Vivi, si devi vivere soltanto
lotta solo per i tuoi sogni bestiali
e ama questi giorni, in fondo sono tutti uguali.
LA MIA STRADA
La mia strada è solo il tempo
E’ soltanto una lunga storia d’amore,
una nuova strada fiorita anche d’inverno,
tutti insieme lungo questa strada di mondo
oramai senza odore.
La mia strada è un continuo ricordo
La nostalgia di pensieri antichi e lontani,
è una dolce melodia di gioia e suoni
tra rivincite e perdoni.
La mia strada e una casa senza dolore
Piena di luce come una vera famiglia,
è una malinconica porta dove dietro c’è il sole
per aprire il cuore verso una stella che brilla.
La mia si che è una vera strada
Dove lotterò sempre per la mia salvezza,
perché alla fine sarò giudicato
e sulla strada tornerò come un eroe soldato.
DOLCE SPOSA
Tra una barca appoggiata sulla sabbia
Ti ho detto di raggiungermi,
e fu una notte d’amore sul mare
e fu onda calda che mi travolse.
Tra le stelle nel cielo
Ti ho voluta nel mio sentiero,
e così fu notte di dolci pensieri
e come una fata luminosa
hai preso il mio cuore mia dolce sposa.
RIPARTIRE
Ho finalmente deciso di riprendere il volo
Per tornare senza pietà,
voglio rientrare nelle vostre case
per rivedere tanti volti a volontà.
Ho ripreso a volare
Con la mia mente senza tabù,
perché sono sempre stato un uomo libero
e libero volerò sul mio mondo sempre di più.
Si volerò fino alle stelle
Volerò sulle cime le strade e le lontani terre,
e poi non dimentico il sole
perché andrò da lui e gli ruberò il suo calore.
Ma poi quando la mia vita mi dirà che sono stanco
Allora volerò come un angelo,
planerò su quel prato verde
e portato in alto dal vento mi lascerò volare nel tempo.
IL CORSO DELLA VITA
Si giocava per tutto il santo giorno
Era bello vivere senza pensieri,
guardavamo solo in faccia al nostro mondo
ma eravamo solo dei bambini.
Malgrado tutto si cresceva sulla strada
Sgomitando gioie e dolori,
ognuno nascosto nei propri sentimenti
e ad un tratto ci trovammo adolescenti.
Ed ora giunti ad uomini veri
Chissà se ci siamo dimenticati,
io credo di no, e delle nostre attuali vite,
ci siamo innamorati.
RITORNERAI
Quando ritornerai uomo svanito nel nulla
Torneranno anche gli uccelli vedrai,
i grilli salteranno in coro
e ritorneranno a sbocciare i fiori in giardino.
Si ritornerai con tutti i miei pensieri
E insieme a te io lavorerò negli anni,
giorno dopo giorno faremo grandi desideri
fino a vivere una vita senza affanni.
Perché so che tu ritornerai
Per stare sempre con noi
E felici dormiremo sulla grande via
E con amore i miei sogni vivrò nella vita mia.
DESTINO
Ho già inventato il mio destino,
per una vita senza tempeste,
e ho già cercato nel mio cuore
giorni e notti pieni di colorate feste.
Tu ti sei abbandonato al tuo destino
Per una vita di profonde tenebre,
e ti sei già arreso ai tuoi sentimenti
e così avrai giorni e notti con cuori spenti.
Allora perdonami se ti dico
Se ti imploro al sole,
se ti chiamo, se ti comando,
di combattere e vivere il tuo amore.
CARO AMICO
Ogni tanto ci penso, e come un’altra vita
Però e tutto vero, si e vero,
ricordo i giorni insieme e la tua voce,
ricordo il tuo sorriso e le tue mani,
lavoravi e vivevi i tuoi amori coltivavi,
sempre il primo le mattine ti alzavi,
la domenica era felice quel bambino
che ti vedeva a casa,
poi sono cresciuto ma tu no!
Restavi il mio più caro amico.
SOLO LEI AMERO’
Se poi mi bagnerà la fredda pioggia
Se mi scalderà il caldo sole,
allora si che mi sentirò felice
d’aver trovato l’amore.
Sarò felice nella vita
Tra gli uomini e le stelle
Felice con lei
Tra le immense cose belle.
E sarà il grande mare,
ho le rose dei giardini
ha guidare i nostri giorni e i nostri destini.
E la neve delle alte vette
Ho l’acqua dei verdi fiumi,
scorreranno e abbracceranno le ore
che accompagnerà il nostro amore.
E non mi sentirò più solo
se le notti non dormirò
perché e solo lei che amerò.
FAVOLE
Mi dicevano che esistevano le fate
E ascoltavo mille storie di maghi e streghe,
Mi raccontavano di verdi draghi
E mi incantavano i castelli e le principesse sui laghi.
Mi parlavano di dolci rane e principi azzurri
E di cavalli alati su cieli blu
Storie di vecchi barboni
E di bambini che sparivano e non tornavano più.
Ricordo grandi velieri
Su onde oceaniche
Il cielo di Londra e isole incantate.
Ma le favole saranno mai esistite
O è solo un inganno
Per coloro che non hanno vite?
IL FILO
Si avvolge il filo sulla mia mano
Avvolge lentamente il mio pensiero
E come un sentiero profumato
Che avvolge il nostro desiderio.
I peccati della terra porterà sulla sua spalla
I sogni degli umani unirà
Leggeri nell’ aria come fossero di panna
Il filo in fondo al cuore arriverà.
Intreccia e unisce questo filo
Il filo sognatore di un nuovo mondo
Il filo ribelle e rivoluzionario
Che dice basta colpendo fino in fondo.
Si intreccia sul soldato
Intreccia anche il suo carro armato
Lega il bianco al nero
E cattura il fucile del guerrigliero.
Scende dall’ alto il filo magico
Scende su uomini e cose
Vive con loro, lotta con loro
e incanta le anime innanzi al perdono.
E questa voglia di unioni e legami
Mi trascina di nuovo sulla strada,
e come la vita, come il destino,
così sottile, mi lega ad un filo.
IL TEMPO
Nel nulla gira la storia
E nel sogno di un uomo
Respira la memoria.
Ora il tempo va più veloce ma,
non si fermerà di fronte alla tua voce.
Sarà il tempo che la storia farà
Gli uomini lentamente divorerà
Cambiando le stagioni e gli anni
Egli vincerà senza affanni.
Solo i pianeti e le stelle
Cadranno sul tempo
Solo loro ci daranno la storia
E la gioia di vivere in eterno.
AMALFI
Batte la schiuma verde
Sulla roccia inerte,
e batte il cuore
di fronte a tanto calore.
Sembra sospesa la barca sulle onde
E sembra timido il pescatore,
i suoi occhi hanno rispetto per il mare
ed e sereno il mio amore.
TRA DI VOI
Io tra di voi gente del mio tempo
A volte soffro per i vostri occhi,
ormai sull’uscio dei quaranta
ci sono, e vivo tra di voi.
Ma io con voi non voglio adattarmi
E la mia testa mi aiuterà a rimandarvi.
Altrimenti finirò come voi
Gente che vive senza più morale
Senza più strade d’ideale
Senza più il tempo per i veri dolori.
Salverò solo chi ama la lotta
Lo farò mio
E Per voi avremo pazienza
E vi apriremo le porte dell’esistenza.
DIO DELL’ ALDILA’
Dio dell’aldilà ti ho stanato
Eri nascosto nel regno dell’età,
perché sono riuscito ha capire,
come un dolce suono, sono riuscito a sentire,
che non esiste il sentiero del buio, e della malvagità.
Noi siamo fatti così
tra odio e bene
Uomini dai mille cieli colorati
Dai mille volti e mille torri di babele,
Ma Dio dell’aldilà
Dio dell’infinita gloria,
la tua vera luce
e quando apro gli occhi alla memoria.
VIENI QUESTA SERA
Vieni pure ha trovarmi stasera
Vieni e porta anche il cuore,
porte con te quel girasole
perché questa sera ha il sapore dell’amore.
Già immagino il tuo sorriso
Che dolce viene da me,
e ti amo tremando , ti dico,
e così farò morire le mie ore con tè.
Ti prego vieni questa sera
Perché ti aspetto fino al mattino
Sei bellissima amor mio
Tu che sopporti questo bambino.
So già che non sarai sempre forte
Ma non ti preoccupare resta serena,
Perché sarò io la tua corte
Che verrà ha trovarti stasera .
PORTE
Restano ancora chiuse le porte
Dietro di loro vivono gli uomini e le case,
vivono gli amori e la sorte
e invecchia la muffa e i sogni fatti nelle strade.
Ed io come un guardone
Osservo dalla serratura di ottone,
Le polveri o la brillantezza di un tempo
Di chi a volte rinchiuso, non lievita nel vento.
Ma io vado a fondo come sempre
Spingo ma non riesco ad aprire,
questi portoni sempre più forti
mi impediscono addirittura di sentire.
Allora col naso di una bestia cerco di capire
L’odore del veleno e della pace,
ma so già che sarà difficile
perché gli odori coprono alcune vite.
Ma un giorno arriverà la chiave che aprirà tutte le porte
Così sarò veramente felice senza scuse,
e resterà solo un ricordo sbiadito di morte
di quando le porte erano chiuse.
Ma se ci penso anche questo mio portone
e davvero serrato,
e per colpa di certe paure dell’uomo
che un nascondiglio si è creato.
MA CHE VUOI DA ME
Ma che vuoi da me
Ogni volta sei come una mela marcia,
mi disturbi la vita e il sorriso
sei un bastardo senza pena che il cuore squarcia.
Ma che vuoi da me
E perché non muori
Lasciami in pace senza dolore
Lasciami demone, lasciami andare altrove.
Ma che vuoi da me
Ma so che ti distruggerò finto letargo,
ti farò soffrire infame
perché io voglio vivere per AMARE.
QUANDO VORREI
Quanto vorrei che tu fossi neve
Per congelare il mio cuore,
seppellirlo sotto il tuo manto bianco
dove la verde erba muore.
Quanto vorrei che tu fossi vento
Per darti il mio cuore tremendo,
lo lancerò nella tua forza
e come mani lo porterai lontano.
Quanto vorrei che tu fossi pioggia
Così bagnerai questo cuore
Ormai troppo sporco
E ripulirlo agli occhi del mondo.
E vorrei che tu vita mia fossi sole
E avrò il tuo calore
E così l’eterno amore respirerà
Nel mio vecchio cuore.
E vorrei allontanare le tue debolezze
Per darti la forza giusta
Incatenare il dolore
Per avere dolci certezze.
Vorrei spingerti fra le stelle infinite
Dove vive il silenzio,
e darti la rabbia giusta
e vedere da lontano questo mondo di formiche.
E vorrei fermare il tuo tempo
Come un orologio senza numeri
Darti la gioia giusta
Per una vita senza un solo pentimento.
LA VOCE DEL SILENZIO
A volte voglio stare un po’ da solo
Per pensare a vecchie cose,
mi piace guardare il mondo da solo
e così risento quella vecchia voce.
E’ la voce del silenzio
Come onda di mare,
come odore d’incenso
che viene da me per parlare.
E la mia anima questo silenzio
Mi fa gioire, mi fa male
Nutre il mio corpo
e mi proietta in un'altra dimensione.
E quando chiudo gli occhi nel silenzio
Ritrovo gli Dei e i campi di grano,
i dolci anni andati,
e rivedo le lacrime del cuore,
che piansero morte e amore.
Silenzio filo spinato,
Silenzio uomo innamorato,
sei come una spiaggia
felice d’inverno perché desolata,
triste d’estate perché affollata.
Fa sognare e fa rumore questo silenzio
scatena le idee,
aiuta i deboli a non mollare,
e aiuta i forti a morire.
ANIME
Dove vanno le anime
Dove le porterà questo fiume
Chissà forse nel sole
Chissà forse nel mare.
Vanno le anime dannate
Mescolate con le sante
Scorrendo questo fiume
di acqua danzante.
Porta le anime da Caronte
Le porta a maledire,
le altre vanno in paradiso
dove le porta a benedire.
COME SI FA’
Eppure pensavo che avrei dovuto lottare
E Che tutti pensassero a me
chiedere come fare per camminare
Perché contassero su di me.
E invece adesso
Sono qui che mi chiedo come si fa?
Come si fa fra gli errori ?
E Come si fa tra gli orrori?
Come si fa a concepire
Queste maledette atrocità,
e come si fa a non capire
che noi siamo solo nullità.
Nullità in mano a quelle teste
E poi vorrei sapere che cosa succede !
E perché le guerre
Vivono in quelle bestie.
Ma come si fa a non vedere
Quel bimbo di ossa
E ancora a non vedere
Quegli occhi dentro quelle fossa.
Come si fa a sfuggire
Tra uomini e carriere d’oro
Tra vetrine di falsi spettacoli
O donne in cerca di un tesoro?
Come si fa ad essere muti
Senza un solo sussulto di fuga ?
Corazzati come degli scudi
Ad aspettare che la vita invecchi e diventi ruga.
E ancora come si fa
A non ascoltare quelle voci
Che nella mente fermentano già
Per poi ubriacare fuori croci.
Allora ditemi come resistete
E ancora come fate
perché io, non so ancora se sono un sognatore,
o soltanto un ‘incapace.
VECCHIO SECOLO
Vecchio secolo ricordo chiaro e perfetto
Sei Tempo nelle nuvole passate,
sei rosa secca in un libro già letto
e mucchio di giorni di male affare.
Tu ci hai dato progresso e modernità
Ci hai allungato la vita dalla morte,
dato il senso di grandezza e mediocrità
e nelle menti la rinuncia nella sorte.
Vecchio secolo acqua di fogna
Secolo amato ricco di cemento,
la tua libertà a gettato la spugna
ma sono tanti gli amori che se portato il vento.
Vecchio secolo affondo nella tua memoria
Trionfo, successo e vita tecnologica
Penso alle false promesse che hanno fatto storia
E al martirio di due guerre senza una logica.
Vecchio secolo luce di valori
Illuminato di nuove idee,
per uomini di grandezze e glorie
e di nuove illusioni.
Vecchio secolo di popoli emigrati
Ti terre perse di speranza,
di conquistatori di sogni dorati
e di utopiche parole, pace ed uguaglianza.
Vecchio secolo ricordo i tuoi padri
Che hanno seppellito i loro cuori innamorati,
hai stroncato le loro lotti
ucciso i loro sogni di dolci notti.
Vecchio secolo di religioni armate
Come in un nuovo medioevo
Di salive sbavate,
e Di pance gonfie mai appagate.
E adesso che mi trovo nell’ altro millennio
sento, vedo cose che non ho,
vedo la mia strada per qualche decennio
ma sento che combatterò l’odio finchè vivrò.
QUANDO VOLEVO PARTIRE
Quando volevo partire
Perché da questo cielo
Speravo e cercavo ,
ma mi sembrava di soffocare.
Cercavo di liberarmi
Si cercavo di ritrovarmi
Volevo partire,
per cercare qualcosa da dire.
Ma intuivo davvero
Che era un po’ come morire.
E camminando per le strade
Consumavo ore desolate
Cercavo quel uomo che non scappa
Ma vedevo solo illusi da una grassa vacca.
Adesso che in molti sono partiti
Li vedo tristi e in molte chiusure
Ed io radicato nella mia terra
Rivendico libertà senza censure.
GLI ANNI
Gli anni sono rincorsi
I tempi dei sentimenti,
Correvano gli amori e le passioni
E le rivoluzioni ardenti.
E in questo mare di giorni
Mi sono ritrovato,
mi sono risvegliato
su questo tempo millenario cullato.
Leggendo le storie dei nostri nonni
Mi sono specchiato,
rivisto negli anni
in un sogno ricco e amato
Ho dormito sotto le stelle
Tra l’erba il vento e il malcapitato
Ma riflettendo
E qui che mi sono innamorato.
Adesso sento un fiume nelle vene
Sento il calore della terra che va al cuore,
perché gli anni sempre gli stessi
non cambiano la nostra aria d’amore.
LA SERA SUL CONFINE
La sera sul confine
C’è un’aria limpida,
senti voci da una valle di spine
e senti suoni da una strada svampita .
E Il confine dei ricordi
Che Ricerca le sue origini,
Ma e la tua anima che non molli
Per sollevarti in cielo senza vertigini.
Lentamente giorno per giorno
Ritrovi qualche traccia di te
Qualche traccia di me
E trovi giuste risposte e non perché.
Ma e la pietra eterna che non vedi
Parli come il saggio,
vivi come una lucertola al sole caldo
e senti i legami passati come in un viaggio.
E nei muri di casa tua
Vedi i figli del futuro
L’amore senza fine
E il dolore sul confine.
ALL’ALBA
All’ alba sempre lo stesso coraggio
La mia vita quotidiana,
e l’acqua che mi butto in faccia come straccio
e vedo la tua dolcezza che mi ama.
Subisco l’affanno
Ma poi trovo il rimedio sicuro
Per uscire dal guscio del malanno
Senza un dopo, senza un tunnel scuro.
I giorni della mia vita
Li porto davanti alle vostre ipocrisie
Incrocio i vostri sguardi grigi di matita
Malati di se stessi e di bugie.
Fingete di essere quello che siete
Ed io corro con voi neri serpenti
Nei vostri amori disperati
Nei vostri sogni spenti.
Mi sento ridicolo al tramonto
A vedervi come sono fatto io
Ma non smetto di lottare
Per un nuovo giorno, per un nuovo Dio.
PROMESSA
Non immaginate nemmeno
Dove camminano certi bambini
Non immaginate dove giocano
Dove ridono e dove muoiono.
Ma tu non vedi nemmeno
Perché vuoi il tuo mondo di brutture
Ami la tua gabbia e il tuo vivere sereno
Per una vita senza pene, senza torture.
Ma il momento e giunto
Ed io devo andare dove essi sono
Portare il mio corpo da sputo
Per un sorriso pieno di rabbia come un dono.
Lo so che anch’ io non immagino nulla
Dove certi bambini corrono,
e dove sulla loro arida terra
dormono e sognano.
Chiedo a tutti di agire
Far qualcosa per essere i loro sogni
Per smettere solo di immaginare
Dove li segna la vita a certi bambini.
NON CHIAMATEMI
Non chiamatemi per la guerra mondiale
Non chiamatemi per il nemico da morire,
per il dollaro da adorare
o per il petrolio da raffinare.
Non chiamatemi per l’economia
Per i mercati e l’eroina,
Non chiamatemi per la propaganda politica
O per una giustizia ridicola.
Non chiamatemi per l’inquinamento terrestre
Per estinzioni delle bestie.
Per il servilismo,
per il macello o il terrorismo.
Non chiamatemi per crear la fame,
Non chiamatemi per il nucleare,
Non chiamatemi per le armate religioni
O per i regni dei padroni.
Chiamate il mio nome
Solo Quando avrete bisogno dell’amore
Gridatelo e urlatelo forte
Perché solo così sarò dalla vostra parte.
UN GIORNO TRA I VICOLI
In questi vicoli vedo dei gatti
Le finestre e gli scuri,
vedo passare gli uomini matti
e le vecchie favole dai volti bui.
Ma sulla riva di questo fiume
Sento girare una canzone
Gira quel mulino
E l’acqua se ne va al mare.
Quando mi addormenterò questa sera
Mi cullerò al suono di quel violino
E se mi perderò nel sogno
Cercherò il tuo viso come un cuscino.
E domattina mi sveglierò e sarò pulito
Come un uomo nuovo
E vivrò in compagnia dell’amore
Perché camminerò ancora al sole.
E quando tutti ci ritroveremo come fanno le stelle
Andremo mano per mano,
anche se con due soldi in tasca saremo
ma ricchi come le stagioni vivremo.
BALLA CON ME’
Dai Tiziana balla con me
Donna dai capelli di terra,
perché se ci sarà sempre grano
balleremo nei mattini germogliati di perla.
Dai Tiziana balla con me
Amore del mio mondo incantato,
non fermarti sulla sponda
ma insieme superiamo questa acqua profonda.
Dai Tiziana balla ancora
Stella della scia aerea ,
sarò io a guidarti sull’ aurora
e cullarti gli anni come fa la marea.
DAL SEME ALL’ UOMO
Se riesci a salvare quel seme
Quel seme di vita
Dove nella luce c’è miele
E nel buio c’è una spada.
Se riesci a salvare quel bimbo
Quel bimbo di strada
Dove i giochi sono fili spinati
E la fantasia è appena nata.
Se riesci a salvare quel uomo
Quel uomo del mondo
Dove i sorrisi sono denti nemici
E le lacrime gioie sui visi.
Se riesci a tutto questo
Allora vieni con noi,
Vieni senza un pretesto
Per cambiare la storia che verrà poi.
SENZA UN PADRONE
Ho messo la faccia fuori dalla maschera
E ho visto altri finti sorrisi,
Che nascondevano chine spalle di plastica
Indicando di coprire lacrime su i visi.
Ho messo la testa sotto terra
Per nascondere il mio cuore
Dalla mano del padrone
Dalle sue unghie che danno dolore.
Poi però ho messo il mio corpo nudo
Con forza liberandomi da queste fredde spade,
Fuori al mondo crudo
E vittorioso correvo per le tue strade.
COME ZINGARO
Cantano i Gitani
Ballando i loro anni,
sulle carrozze blu, gialle e rosse,
a mendicare terre e strade morte.
Girano i Gitani come una colorata trottola
Si fermano sul fiume e sulla piazza,
con l’armonica sotto nuovi cieli
a ritmo di musica rivendicando la loro razza.
Vagabondando il corpo
Su di un mondo distorto,
che si è dimenticato da dove viene
dimenticato il vagare antico per il loro bene.
E adesso che li guardo
Sento davvero da che parte sto,
come un marinaio ritrovo la rotta
e come un gitano non mi fermo sulla vostra giostra.
So di non essere un mercante di frottole
O un complottatore di trappole,
di non essere un arrivista
ma odio il marcio del potere capitalista.
So solo di essere un uomo
Un animale senza recinto,
un partigiano dei miei giorni
a difendermi i passi come zingaro.
HAI SCELTO QUESTA CASA
Non cercheremo più certe giornate nere
Come dei relitti senza vele,
senza subire più bagliori di lampi
dove lo stomaco e la gola
si trasformano in crampi.
Finalmente si è squarciato il giorno
Liberando la sua viva luce,
accecando gli occhi e il sogno
che all’ inferno il dolore conduce.
Quelle onde grigie e agitate
Quelle stesse onde amate,
hanno aperto la porta all’ alba
superando le ultime frontiere spinate.
Ci hanno portato da te
Bimba dalle ali d’argento,
che hai portato il segno della vita
e la risoluzione ai tanti perché.
Hai scelto questa casa
Dove il dubbio morto verso il limbo avanza
Dove vive il sorriso dei giochi di strada
E dove adesso giace la stella della speranza.
Hai scelto questa casa
Dove non avrai mai paura,
dove per te saremo un posto diverso del mondo
e dove la tua forza sia come la natura.
Hai scelto questa casa
Semplicemente per camminare,
dolcemente per sognare,
per respirare aria limpida e fresca
e dove la vita quotidiana innamorerà
Francesca.
UN CIELO A STRISCE
Io sto con chi ama, le stelle e il sole
Io sto con chi lotta, contro false parole,
sto con i primi vagiti e i loro sogni
con chi ama i bambini in strada tutti i giorni.
Io sto con chi racconta favole
il giullare e il menestrello,
odio chi sparge lacrime
e chi usa il manganello.
Io sto con i deboli e i poveri
Io sto con quei perseguitati clandestini,
E Azzanno chi ama e gioca con i poteri
Ma come gioco preferisco le palle colorate dei giocolieri.
Io sto sulla corda dell’equilibrista
Ma so dove mettere i piedi,
Sulla testa di ogni uomo
Che malato di denaro è sempre alla conquista.
Io sto col cilindro del mago
Per tirar fuori un virus d’amore e pace,
E Per far sparire l’odio
sto con le carte magiche dell’illusionista e della sua voce.
E come un domatore senza animali
Nella gabbia dorata dei malvagi
Nella gabbia assetata di terra e dolore
Con la frusta gli darei ordini e disagi,
Starò sempre dalla parte di chi è folle e sognatore.
E sto con chi è senza recinti,
Sto con il mio cuore,
Dalla parte dei vinti
E dalla parte delle passioni ardenti.
Ma sotto questo cielo cari signori
Ci vivo ogni giorno, ci lotto e ci cerco,
Stando con questa vita mia
E Questo cielo a strisce da Circo.
R.L.